martedì 16 settembre 2014

Un insolito Picasso, una mostra per ammirarlo


Picasso non è stato solo un grande pittore ma un poliedrico artista; sperimentò tecniche pittoriche e nuovi impasti per la terracotta. In questa mostra si ammira un insolito Picasso, geniale artista nella sua inusuale ricerca del bello artistico. andiamo a scoprirlo.

Un insolito e poliedrico Picasso, pittore, ceramista e disegnatore

Con questo post inauguro una nuova sezione dedicata ai grandi pittori e l’onore del primo spetta a Picasso poiché sono andata a vedere una sua mostra tenutasi nelle stanze della villa Fiorentino a Sorrento.

Così armata di passione, macchina fotografica e per il rotto di cuffia, sono andata ad ammirarlo e ho apprezzato soprattutto un lato dell’arte di Picasso che non conoscevo bene, infatti, accanto ad alcuni dipinti, è stato dato ampio spazio ai disegni di alcune “opere uniche” e serie grafiche come: “Le cocu magnifique” e “Venti poemi di Gongora”, “La Célestine”, “Sable Mouvant”, “Suite des Saltimbanques”, “Il Tricorno”, “Storia Naturale”, “Balzac en Bas de Casse” e “Barcelona Suite”. Inoltre l’esposizione è stata arricchita da opere in ceramica realizzate tra il 1948 e il 1964 e provenienti sia da collezioni private sia dal Museo Internazionale della Ceramica di Faenza.

Pubblico, per ovvie ragioni di spazio, solo alcune foto, non sono il massimo a causa di troppi riflessi o di poca luce, ma rendono benissimo lo stile picassiano.

Senza titoli, forse Danzatori, Galletto, Don Chisciotte, anni'50

Un po' di Cubismo.

Pablo Picasso (Malaga 1881-Mougins 1973), insieme a G. Braque, è considerato uno dei massimi rappresentanti del Cubismo che fu influenzato: dalla ricerca artistica di Cézanne , dalla visione filosofica di Rousseaus, dall'arte africana che modificò molto l’idea estetica della bellezza e, in ultimo, dalle novità introdotte dal movimento francese dei Fauves (Le Belve).

Rispetto ad altri movimenti artistici e sintetizzando al massimo, il Cubismo si caratterizzò per la rappresentazione frammentata di figure e oggetti, ma perché si arrivò a tale modo di raffigurarle? Perché cambiò il modo di concepire il quadro non più considerato come una semplice superficie piana su cui disegnare alla bella maniera, ma come spazio in cui muoversi; mi spiego meglio, per ammirare una statua bisogna girale intorno per osservare ogni sua parte in questo modo si hanno diverse prospettive del soggetto, bene, l’artista cubista rappresentava sulla tela i vari punti di vista di un medesimo soggetto. Questa nuova idea di rappresentare su tela il movimento nello spazio portò alla scomposizione della figura umana, o di un altro soggetto, in più piani colorati, lo spazio divenne mentale, cioè l’artista nella propria mente immaginava di girare intorno alla figura che stava raffigurando e accentuava tale movimento usando colori densi e privi di sfumature, le figure divennero più compatte, innaturali e piane. Ciò portò, nel tempo, ad una raffigurazione astratta del soggetto, quasi simbolica perché l’arte risentì, in modo particolare, delle rivoluzionarie scoperte della psicanalisi e ciò permise all'artista di riconoscere ed esprimere liberamente le emozioni, gli stati d’animo e le sensazioni sue e della società.
E’ importante dire che l’arte fu influenzata anche da altre rivoluzionarie scoperte fatte in diversi campi del sapere e pesantemente scossa da tali cambiamenti, l’arte iniziò a smantellare tutte quelle regole e quei canoni classici che per secoli caratterizzarono le belle arti, iniziò a scoprire e a sperimentare nuovi modo per esprimersi, nacquero così le avanguardie artistiche le quali manifestarono, nel bene e nel male, tali mutamenti.

Picasso in mostra.

Donna con cappello floreale-1964; baccanale con acrobati-1959
Ritornando alla mostra, è stato piacevole e divertente scoprire, attraverso le opere esposte, i diversi aspetti del carattere e dell’arte di Picasso; nei disegni e nelle serie grafiche traspare una forte ironia usata per raffigurare tradimenti, amori, gioie e dolori dell’uomo, tutto reso con rapidi ed essenziali tratti.
Cocu Magnifique di F.Crommelynuk, 1968; Suite 347, 1968.
I quadri, invece, mostrano la sua ricerca cubista, ma ciò che mi ha piacevolmente colpito, poiché è un lato della sua arte poco evidenziato nei libri di storia dell’arte su cui ho studiato, sono le sue opere in ceramica che realizzò durante il suo lungo soggiorno a Vallauris, antico centro nel sud della Francia e famosa per la lavorazione della terracotta. Li lavorò nell’atelier Madoura degli amici e colleghi Georges e Suzanne Ramié.

Grazie alla plasticità della terracotta, Picasso poté sperimentare, ricreare nuovi impasti, nuove tecniche di cottura e nuove forme, in poche parole, attraverso questi lavori ha espresso tutta la sua creatività. Con insolite forme ha creato gufi, pesci, cavalieri a cavallo e con rapidi tratti di colore ha dato vita a ironici piatti da portata.


La mostra si è tenuta a Villa villa Fiorentino a Sorrento

Pesce, terracotta, 1952; Cavaliere a cavallo, terracotta

Gufi, terracotta, 1968; Mano con pesce, 1953

7 commenti:

  1. Bello. Ho visto la mostra senza andarci :-)

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  2. Picasso ha rivoluzionato l'arte, un genio, ma, naturalmente tutta la sua produzione ha anche risvolti ripetitivi ed insignificanti perché la sua firma valeva più di quello che creava. Mi perdoni la buonanima ...

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    1. Ciò che dici vale anche per molti altri artisti non solo moderni, non tutta la produzione può essere sempre da dieci, ci sono opere che possono non piacere altre si, meglio guardare l'insieme di ciò che un artista ha prodotto e scopre aspetti insoliti sulla sua arte, in fondo anche lui doveva mangiare.

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