Il temibile Vesuvio ha sempre affascinato gli abitanti del posto tanto che sulla sua origine sono nate numerose leggende che io vi racconterò attraverso le parole di Matilde Serao e non solo.
La leggendaria nascita del vulcano Vesuvio
“…C’era un nobile signore, appartenente ad uno dei primi seggi della nostra città, e che s’innamorò perdutamente di una fanciulla di casa nemica; era il cavaliere di carattere violento, di temperamento focoso, pronto al risentimento ed all'ira. Pure per ottenere la donna che amava, sarebbe diventato umile, come un poverello cui manca il pane. Ma l’amore dei due giovani, anziché diminuire e lenire le collere di parte, valse a rinfocolarle- per preghiere ed intercessioni che venissero fatte-, la nobile famiglia Capri non volle accettare il matrimonio. Anzi per trovar rimedio all'amore dei due, fu deciso imbarcare la fanciulla sopra una feluca e mandarla in estranea contrada.
Ma essa che si sentiva strappar l’anima, allontanandosi dal suo bene, come fu fuori del porto, inginocchiatasi e pronunciata una breve preghiera, si slanciò nell'onde, donde uscì l’isola azzurra e verdeggiante. Ma non si chetava l’amore nel core del nobile Vesuvio, quale era il nome del cavaliere e la collera gli bolliva in corpo: quando seppe della nuova crudele, cominciò a gittar caldi sospiri e lacrime di fuoco, segno della interna passione che lo agitava e tanto si gonfiò che divenne un monte nelle cui viscere arde un fuoco eterno d’amore. Così egli è dirimpetto alla sua bella Capri e non può raggiungerla e freme d’amore e lampeggia e s’incorona di fumo e il fuoco trabocca in lava corruscante….”